lunedì 31 luglio 2023





 


 

Khor Virap, la tenace fede degli Armeni.

Gregorio (non era ancora Santo) era un asceta cristiano che si mise a professare la sua fede a Khor Virap, su di uno spuntone di roccia di fronte al monte Ararat. La sua fede ed il suo esempio si diffusero, nacque un monastero, un re rimase così colpito da decidere di convertirsi etc. etc. Siamo a 50 km dalla capitale ma di questi luoghi è disseminata l'Armenia. Non è certo "normale" un popolo che per due millenni  sceglie la fede cristiana nel bel mezzo dell'islam. Lo vediamo anche stasera qui al monastero, è tardi ma è pieno di famiglie un po' in preghiera ed un po' in gita,  accendono candele e  scendono nella cella in cui  rimase dodici anni San Gregorio. Dove questi pregava due fidanzati si giurano amore e si sussurrano dolci parole. Come i due colombi lì vicino. 



 








 




 



 

 




 

 



 

 


Arthur ed i suoi compagni un anno dopo.

"Ma certo che ci ricordiamo di voi...era settembre dello scorso anno e ci incontrammo per caso sul lago Sevan!" La voce di Suor Edith suona squillante ed allegra quando Padre Elia, che l'ha chiamata al telefono, ce la passa. Si organizza tutto alla svelta ed a metà pomeriggio ci aspettano nella loro Casa, al 37 di Nork, Marash 7, Yerevan. Questa volta la visita ci ha lasciato meno angoscia, ora sapevamo già che i bambini che ospitano, hanno handicap molto gravi o gravissimi. Immutata è invece la nostra ammirazione per questo drappello  di poche Suore e volontarie che negli undici mesi trascorsi da quel tramonto sul lago, ha combattuto tutti giorni in questa ardua trincea dell'umana solidarietà. Abbiamo lasciato loro la busta con quanto  raccolto con gli amici che ci sostengono;  un  sostegno  al loro affetto per questi bambini.  Tra tutti loro, Arthur è ancora quello più scatenato nella passione per le moto ma non è stato il solo a volerle toccare, salendoci sopra per far ruggire i motori. Per lui, ci dicono speranzose, c'è forse una futura adozione statunitense. Finiamo poi il pomeriggio parlando di quali aiuti potremmo organizzare per il futuro. Il groppo alla gola con cui c'è ne andiamo è però uguale a quello dello scorso anno. 

domenica 30 luglio 2023

Strano e tribolato arrivo in Armenia

Francamente ci piace poco arrivarci così, catapultati da un aereo, come sbucati da un ectoplasma, senza sapere di quali odori è impregnata la strada che porta fino a qui.  È vero che l'abbiamo fatta lo scorso anno ma noi siamo come dei cagnoloni....ci manca l'annusare. Vabbè ci rifaremo fra poco. In compenso il volo è stato colpito da una macumba, partenza a 17.30 anzi no il giorno prima dicono a 16.30, poi però ci ripensano e dai è meglio partire a 19.30, ci imbarcano però un'ora dopo e, per non farci mancare nulla, ci tengono due ore sulla pista prima di decollare. Il risultato è che stamani siamo arrivati alla messa domenicale di Padre Elia avendo dormito solo un paio di ore. Lui ci abbraccia contento di rivederci e noi ricambiamo grati della sua rinnovata accoglienza. Poi ci dividiamo i compiti, lui a pranzo in refettorio con tanti suoi ex alunni con famiglie (oggi è il loro incontro) e noi di sotto in garage a mettere a puntino le moto.  Si mangerà verso sera perché alle 16.30 abbiamo un appuntamento importantissimo.