giovedì 31 agosto 2017











Primi chilometri in Mongolia.
Ci si impratichisce un pò con piste e guadi. Gli yak ti guardano ruminando tranquilli mentre tu chiedi loro... scusi sa indicarmi un buon albergo?



... e chi si procura sterco secco!
La signora qui raffigurata raccoglie le deiezioni secche di mucche e yak riponendole, utilizzando con abilità un piccolo rastrello, nella gerla che ha sulle spalle. In Mongolia, come in tutta l'Asia Centrale, lo sterco secco è l'abituale combustibile per le stufe.

... chi ne approfitta per provare la motocicletta che acquisterà da grande ...

Estenuante attesa alla frontiera con la  Mongolia.
C'è chi inganna il tempo sonnecchiando...

mercoledì 30 agosto 2017










I fiumi Chuja e Katun caratterizzano la parte finale della M52 - AH4, la strada che collega la russa Novosibirsk con il confine occidentale della Mongolia; questo tratto di strada è quindi anche chiamato Chujskij Trakt. Lo percorriamo una domenica pomeriggio con strada perfetta e deserta, guidando con pieno piacere fino a notte. Dormiremo a Tashanta e la mattina successiva, al confine con la Mongolia (che si intravede dietro le ultime vette dei Monti Altai) l'asfalto cesserà d'improvviso, lasciando spazio alle mille, intricate ma affascinanti, piste sterrate mongole.

... c'è fango molto viscido...!

Attenzione, procedere con cautela perché...







Isbe siberiane sui Monti Altai, ovvero ...ma chi l'ha detto che dobbiamo essere tutti uguali? In quel pomeriggio stavamo percorrendo l'ultimo tratto di strada che conduce alla frontiera russo-mongola. Era incredibile la magnifica varietà delle isbe che scorrevano davanti ai nostri occhi. Un decoro alle gronde, il colore delle finestre, il rivestimento delle porte, i fiori all'esterno: tutto era un inno alla voglia di contrassegnare, con piccoli segni di grazia e buon gusto, le proprie abitazioni.


martedì 29 agosto 2017

Un gioioso spiraglio di luce si apre nuovamente avanti ai motoviaggiatori, la gomma buca è riparata e dall'interno del laboratorio si intravede la strada che dobbiamo subito riprendere: il confine con la Russia Siberiana è a poche ore. 


Nell'antro del gommista i lavori si svolgono con una certa ansiosa tensione, sotto il truce controllo di Anuska.  Solo dopo la soluzione del problema, questa si concederà soddisfatta alla stampa.



Cavalli azzoppati e non. Il Kawasaki  di Omar ha una gomma buca, gli altri due equini, invece, stanno benone. Con i primi raggi di sole i cavalli kazaki vengono condotti ad abbeverarsi e passeggiano, bellissimi ed impettiti, di fronte alla moto. Questa, per contro, è molto mogia, bloccata in attesa dell'intervento della inarrestabile ma provvidenziale Anuska!

Sua maestà il Borsch, la Madre di tutte le zuppe!
Nato in Ucraina come zuppa di barbabietole, si diffonde in tutte le Russie come zuppa di ortaggi vari con pezzi di lardo od altre carni;  molto sfiziosa e gustosa  è l'aggiunta di un cucchiaio di panna acida.
Riscalda, nutre ed idrata: non c'è corroborante migliore contro la stanchezza dei viaggiatori. Questa è la versione servitaci, a notte tarda, in una  sperduta locanda del Nord Kazakistan, quasi ai confini con la Russia Siberiana. Una vera delizia!



Il Lago Balkash, in Kazakistan, è il secondo per estensione dell'Asia Centrale, dopo il Lago Aral. Lungo le sue sponde si avvistano canneti e marcite, motociclisti occidentali, nonchè bimbi che giocano spensierati




Val di Charkara, frontiera tra Kyrgyzstan e Kazakistan. Il temporale ci circonda ma non sminuisce la bellezza di questi alpeggi.





Incontri straordinari e piacevoli lungo il Lago Issy Kol: aquile ammaestrate, lo scrittore e viaggiatore italiano Paolo Zambon con la fidanzata canadese Lindsay (in Vespa in Asia Centrale, dopo aver già fatto Km 20.000 in Sudamerica) e, infine, un negozietto di alimentari che ci consente una sosta ristoratrice.