lunedì 7 agosto 2017

Ci direte che vi abbiamo parlato della domenica mattina ma non dei due giorni precedenti. Facciamo ammenda e vuotiamo il sacco. Risanata la V.B. e tornati a caricare i bagagli nella gher di Tokmuk, abbiamo salutato lui e la sua famiglia; erano passate le 14 ed avevamo quelle 4 ore per 115 chilometri che già la sera precedente ci separavano da Ulaangom. La pietrosa e faticosa strada di montagna si è lentamente snodata verso valle, tra paesaggi nuovamente baciati dal sole. Da Ulaangom poi, due giorni di viaggio verso est per circa mille chilometri per arrivare a Karakorum. Parlando tra noi o mentre guidavamo, non potevamo non ripensare a quanta generosità ci avevano riservato gli abitanti di quelle montagne. Ci hanno ospitato su due piedi, hanno tralasciato il loro lavoro per aiutarci, hanno lavorato benissimo per noi senza lontanamente approfittarsi della nostra situazione. Ve ne era tutta la concreta possibilità e forse l'avremmo fatto pure noi: loro, invece, ci hanno mostrato il lato nobilissimo della loro cultura. Grazie di cuore amici mongoli, non lo dimenticheremo mai.

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