DUSTY ROADS Bislacca idea un giro del mondo in moto con ritorno quandochissà! Un viaggio sbocconcellato a morsi strappati al tran tran di ogni anno Con moto vecchiotte; viandanti in cerca di condivisione ed accoglienza Pamir, Mongolia, Mar di Bering il Fuji ed ora Ararat. Tappe annuali dove fermare le moto. Mondi dove portare un piccolo aiuto a bambini in difficoltà. Un ringraziamento ai popoli che ci ospitano. Una traccia che si aggiunga a quelle delle moto. Lungo le strade e nei nostri cuori.
domenica 6 agosto 2017
Non dovete pensare che i motoviaggiatori siano rozzi individui, scevri da curiosità artistiche o storiche. Questa domenica mattina, mentre voi dormivate (siamo ora 6 ore avanti) abbiamo visitato le vestigia di Karakorum, per breve tempo antica e sontuosa capitale mongola prima che le venisse preferita Pechino. Il Museo è nuovo e molto bello , con tutti i servizi moderni (compreso il coffee shop da dove scriviamo). Si è poi rivelata bellissima la visita del Monastero buddhista di Erdene Zuu Khiid, il secondo per importanza di tutta la Mongolia; forse anche perché era domenica, erano numerose le famiglie locali, tutte molto prese nei vari esercizi di devozione. Quasi raso al suolo dalle purghe staliniane del 1937 solo nel 1965 ha riaperto come museo. Poi, dopo il crollo del muro sovietico, dal 1990 è ripresa l'attività religiosa, in un edificio attiguo ai tre templi principali, fortunatamente salvati dalla distruzione degli anni '30. Ora sono le 14 ed iniziamo gli ultimi 350 km del nostro viaggio: Ulan Bator arriviamo!
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