giovedì 25 aprile 2019





E non è finita qui! Gironzoliamo per la città (bella, moderna e con infrastrutture incredibili) e non vogliamo perdere l'attraversamento dell'Harbor Busan Bridge, nuovissimo ponte che collega i due estremi della baia. Al casello di pedaggio sono titubanti e dopo qualche riflessione la casellante ci fa passare senza pagare. Evvaii! Facciamo 50 metri e ci fermiamo:  immaginiamo sia vietato ma una foto sola dai... Mentre scattiamo (le foto sono pessime, cliccate su internet e troverete foto che fanno onore al ponte), ci arrivano alle spalle due poliziotti. Abbastanza trafelati e pure molto, come dire, emozionati. Immediatamente uno ci fotografa e l'altro ci dice perentorio di esibire le patenti internazionali. Noi eseguiamo ed il pula fotografo le immortala mentre il pula che dà gli ordini ci dice che: sul ponte NON si può sostare, sul ponte le moto NON possono circolare! Il sangue inizia a gelicchiare nelle nostre vene e farfugliamo che veniamo dall'Italia e che...Il pula che dà ordini ci interrompe di botto, ci dice di attraversare alla svelta il ponte e di non percorrerlo mai più. Poi, ancora sudato per la corsa che gli abbiamo fatto fare, a lui che è un po' cicciottello ma pure un po' timido, lui il pula che dà ordini tira fuori di tasca una merendina (lo vedi perché sei cicciottello?) e ce la dà, dicendo di accettarla e che non aveva altro da offrirci. Noi la riceviamo sbalorditi e poco dopo, terminato il pranzo, la dividiamo in 3 bocconcini. Dolci. Come dolcissima e sorprendente è stata oggi per noi la Corea.

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