lunedì 6 agosto 2018

Il resto dell'attenzione è invece sul paesaggio e qui l'ansia fa spazio ad emozioni molto piacevoli. Complici le due buone giornate che il destino ci ha inviato, abbiamo viaggiato per due giorni lungo bellissime foreste, praterie e distese d'acqua. La taiga si stende, ininterrotta, per un tragitto lungo circa due Italie o mezza Europa Centrale; è la taiga dove si incontrarono e viaggiarono Dersu Uzala ed il tenente Arsenev, la taiga ove vivono ancor oggi la tigre asiatica, l'orso ed il leopardo. La strada poi ha fatto la sua ottima parte, con un ampio nastro asfaltato, dotato peraltro di alti standard accessori (guardrail, lampioni con pannelli solari nei rari incroci, righe di mezzeria e laterali). Il tutto progettato, eseguito e mantenuto con grande attenzione (e non è uno scherzo se pensate ai lunghissimi inverni nonché ai danni di gelo e pioggie). L'immane opera è del 2012, voluta da Putin per un importante summit economico tenutosi a Vladivostok, collegandola finalmente con una vera strada alle ultime città siberiane.

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