sabato 4 agosto 2018

Ulan Ude ci accoglie di notte con un monumento portatore di un primato particolare: una testa di Lenin che pare essere la più grande del mondo (sfiora gli 8 metri di altezza!). La bellezza della capitale buriata è però fondata su ben altro: bellissimi palazzi di fine 1700 inizio 1800, sorti quando la città era ricco punto di snodo del commercio del tea, proveniente dalla Cina. I buriati sono un gruppo etnico di ceppo mongolo e si suddividono in una minoranza di religione sciamanica ed una maggioranza buddista. Il ritorno alle religioni, determinatosi con la caduta del comunismo, ha favorito lo sviluppo di molti centri buddisti, con i relativi templi, sia nuovi sia antichi e riportati a nuovo splendore. La regione è poi una verdissima distesa di foreste (abeti, larici e betulle predominano) con grandi fiumi ed ampie zone umide, acquitrini e stagni, regno per miriadi di uccelli acquatici. Una agricoltura non ancora ipertecnologica, offre piacevoli scorci bucolici in un panorama disseminato da graziose isbe in legno.

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