giovedì 3 agosto 2023

Inaspettati compagni di viaggio

Mentre infili tre marce in progressione, senti con piacere il motore che si diverte e, superando l'ennesimo tornante, guardi le targhe delle auto che sfili agevolmente. La destinazione non lascia dubbi, siamo tutti diretti al monastero lassù, in cima alla vallata. Che le targhe siano armene non ti stupisce, come nemmeno il furgone degli immancabili giramondo tedeschi. Sorprendono invece le numerose targhe russe ma poi, ripensandoci, dove può andare la classe media russa, che ha alcuni risparmi da spendere e vuole soddisfare qualche desiderio turistico o sportivo per rompere la monotonia di un anno di lavoro? Un anno che è stato però anche un anno di guerra; quella guerra decisa da pochi ma subita da tutti. Si sarebbe magari andati a Firenze, o Barcellona oppure Garmish ma le vacanze 2023 un russo "normale", che i super ricchi sono una categoria a parte, di prassi ora preferisce  non  passarle in Europa. Quando ci si ritrova qui, però, noi europei e loro russi, è inevitabile l'imbarazzo, la voglia di ignorarsi oppure di ignorare quando sta accadendo in Ucraina. Ecco allora che al monastero od alle cascate si diviene trasparenti gli uni agli altri. Oppure ecco che quando in cima al passo montano arrivano due motociclisti russi, non puoi non salutarli e scambiare due parole (siamo o non siamo fratelli su due ruote?) ma sono discorsi surreali. Loro dicono...stiamo facendo il periplo del Mar Nero e snocciolano le varie nazioni che toccheranno e tu pensi...ma con che faccia vai in Bulgaria o Romania? giunti poi in vista di Odessa che fate? Noi rispondiamo...bella la Russia ci siamo già stati tre volte e loro chiedono...ma ci vieni pure quest'anno? Ed entrambi in silenzio ci chiediamo, ma perché ca... siamo in guerra?  

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