DUSTY ROADS Bislacca idea un giro del mondo in moto con ritorno quandochissà! Un viaggio sbocconcellato a morsi strappati al tran tran di ogni anno Con moto vecchiotte; viandanti in cerca di condivisione ed accoglienza Pamir, Mongolia, Mar di Bering il Fuji ed ora Ararat. Tappe annuali dove fermare le moto. Mondi dove portare un piccolo aiuto a bambini in difficoltà. Un ringraziamento ai popoli che ci ospitano. Una traccia che si aggiunga a quelle delle moto. Lungo le strade e nei nostri cuori.
venerdì 11 agosto 2023
Simboli di lotta e contraddizioni georgiane.
Considerate le 3 auto di locali incontrate, non avremmo mai pensato che tra le malandato case di Shatili vi fossero ben due guest house. In quella posta più in alto ci accomodiamo per una birra e lì, di fronte al confine con la russa Cecenia garriscono con buona dose di coraggiosa sfacciataggine due bandiere, una è georgiana e l'altra, guarda un po', è quella blu dell'Unione Europea. Quella UE che solo due anni fa si è espressa negativamente sulla procedura di ammissione della Georgia, certo valutando la carenza di parametri economici e la mancata tutela di vari diritti civili. Ma quella stessa UE non tenne conto della aperta opposizione dei georgiani al prepotente processo di russificazione attuato da Mosca (in modo uguale a quanto fatto dal 2014 nell'ucraina Crimea) nelle georgiane Abcazia e Svanezia. Non siamo fini osservatori politici ma già lo scorso anno i nostri tre giorni in Georgia, furono densi di muri con le scritte "Ruski go home" nonché di bottiglie di vino con etichetta "Russia is an occupant". Oggi, in aggiunta, notiamo di avere nel bar un cartello che inneggia alla cultura e non alla violenza; condividiamo lo slogan e, nel contempo, sorseggiamo una bella birra cimentandoci in una insolita quanto piacevole partita a freccette. Qui il giovane gestore ci offre WiFi dalla connessione 'Putinhuilo" cioè P. vaffanculo e con password "Abcazia is Georgia". In altri bar in Alta Svanezia abbiamo visto camerieri che, con la divisa del locale in tshirt blu di efficace design, proclamavano ai molti imbarazzati avventori russi, "... il 20% della mia nazione è occupato dai russi". Tutto ciò ci rende ancor più simpatici i georgiani e qui più che a casa, comprendiamo ed apprezziamo meglio il messaggio di libertà di cui la UE è degna portatrice, al netto della soffocante e psicotica euro burocrazia. Non dimentichiamo però che i georgiani sono riusciti, la coerenza non è di questo mondo, a dare la maggioranza parlamentare a Sogno Georgiano, il partito del Berlusconi locale che strizza l'occhio a Putin. Mah...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento