martedì 14 maggio 2024

Astrachan













Da est o da sud il nemico era sempre in agguato e sempre di religione diversa.

La regione, l'oblast, di Astrachan è sempre stato un baluardo difensivo per il potere politico (prima gli Zar e poi i soviet) ma pure  per quello, altrettanto importante, della religione cattolica. Ortodossa ovviamente.

Qui ad Astrachan si è sempre combattuto molto e, per quanto abbia avuto anche sconfitte (per un periodo è divenuta anche un khanato tataro), quasi sempre si è vinto, preservando il controllo delle terre fertili del Volga e la supremazia sul Mar Caspio.

Appena entrati nel suo territorio vi sono, ben visibili al nemico, le croci patriarcali (simili a quella cattolica ma con una barra orizzontale in più) che, unite alle spade, simboleggiano l'intenzione di vendere cara la pelle.

Astrachan è molto bella, con edifici di pregio, prima fra tutti la cittadella medievale fortificata, il Cremlino, cuore di questa come di tutte le importanti città russe. 

Si mangia anche bene, menù di pesce ovviamente, con lo storione che si contende il primato con il luccio perca (per noi ha vinto il primo, servito come trancio arrosto ed accompagnato da una deliziosa salsa al melograno).

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