martedì 2 agosto 2016

Fammi provare la tua moto! La richiesta è avanzata in modo deciso dall'uomo in divisa che in quel momento ha potere quasi di vita o di morte su di te (non esageriamo ma almeno di attesa lunga o lunghissima).Il doganiere ha però la faccia divertita e gli leggi negli occhi una impazienza quasi fanciullesca. Allora Renato senza alcun problema scende dal Transalp e lascia che il doganiere (con divisa e cappello!) se ne metta alla guida. La scena è surreale e divertente con il kazako che se ne va in su ed in giù tra le auto in colonna. Tutto ciò ci dà subito il polso dei kazaki che, a differenza dei russi sanno mettere insieme due parole di inglese e, come vi ho detto, sono molto meno seriosi. Veniamo alla tappa di oggi: siamo cotti come mai lo siamo stati in questo viaggio e dopo "soli" 400 km. Siamo in Kazakistan ad Atyrau ma secondo i nostri piani dovevamo essere avanti di almeno 200 km. Il fatto è che la strada era disastrosa (prima o poi vedrete le foto), quasi l'avessero bombardata. La media oraria era quindi intorno ai 40 kmh; da piangere o meglio..da sudar sette camicie visto che anche il sole ha infierito con temperature sempre superiori a 40 gradi. Da segnalare: ancora in Russia un magnifico attraversamento del Volga su un ponte di barche (mezza strizza) e, in Kazakistan, mandrie di cavalli selvatici (bellezza allo stato puro) anticipo di tanti che vedremo sul nostro percorso.