domenica 7 agosto 2016

Ma chi ve lo fa fare, dirà qualcuno. La domanda è legittima ma se questi ci avesse visto quella sera sul tapchan a Kungrad mentre si rideva e scherzava, tirandoci per il sedere a vicenda per chi aveva la moto più "concia" (tutte e tre hanno sofferto) o la tuta meno lurida, forse un po' ci avrebbe invidiato ed un po' capito. A noi piace andare in moto, meglio se per strade che pochi frequentano, ci piacciono queste immersioni nel mondo che non conosciamo che sono un po' anche dei viaggi dentro noi stessi. E poi abbiam visto Kiva e Bukara (bellissime, cliccate per credere) ma siamo arrivati fin lì per gradi, con le nostre forze, attraversando (come fecero Alessandro Magno, Gengis Khan, Tamerlano ed i tanti che li seguivano) le acque color fango del fiume Amu Darya, vedendo nei canali vicini bimbi felici che emergevano, per poi rituffarsi, da quel caffelatte, giocando con i palloncini loro regalati da Omar. Ed abbiamo sorriso al tipo che, versandoci da un secchio la benza, ci diceva (senza alcuna ironia ma solo con stupore) ...ma sei vecchio.. Ed abbiamo capito (cosa che un aereo ci avrebbe nascosto)come possa esser bello, dopo tre giorni di deserto, tornare ad attraversare con la tua moto campi coltivati e filari di piante.