venerdì 16 settembre 2022

Teste da combattimento.

Hai appena pagato la benza ad una bella cassiera e, uscito dall'autogrill, stai parlando del più e del meno quando il tuo interlocutore trasale di colpo, ti prende per un braccio e ti strappa dal tappeto in gomma steso avanti ai 4 metri della porta a vetri automatica. Ti sposta da lì perché proprio sul tappeto in gomma sta arrivando a gran velocità un autoblindo. Questa mangusta metallica, con spaventevole aspetto di rozza ed assoluta efficacia, poggia le due ruote di dx sul tappeto, in modo che il militare che è passeggero, aprendo la portiera abbia già un piede nell'autogrill. È giovane, magro e muscoloso, fasciato da giubbetto antiproiettile e con elmetto mimetico. Nel mentre, scende pure il conducente, bardato in modo identico ma con una sola cosa in più, un fucile mitragliatore automatico che arma appena posa a terra i piedi. Lo scatto metallico dice chiaramente a tutti...occhio perché il colpo è in  canna! 
Sui due militari ne veglia un terzo, ancor più inquietante, con testa e spalle che escono dalla torretta girevole posta sulla gobba della mangusta. La canna del cannoncino mitragliatore è forata, le mani del tipo afferrano saldamente l'arma, pronte a far fuoco. La scena dura un paio di minuti, quando il militare acquirente risale sull'autoblindo. In mano ha tre lattine di Fanta e qualche tavoletta di cioccolato. La mangusta riparte ruggendo. 
La gente mormora qualcosa a denti stretti. Siamo a Bingol città turca a maggioranza curda, quei curdi la cui durezza non avevamo apprezzato nel 2010. Oggi più di ieri abbiamo visto uno Stato in pieno assetto di guerra tra i suoi cittadini, per prevenire crimini come è giusto che sia, ma anche, si teme, per incutere paura. 
Quella paura che la bella cassiera non ha avuto, dando il resto al militare con sguardo fiero ma  annoiato (.. dai..anche oggi dovete fare tutto questo can can..?) e con la testa scoperta, i riccioli neri a contornarle il bel viso, offerto allo sguardo altrui. 
Quella paura che tutte le ragazze curde non hanno, mostrandosi come lei sempre a testa scoperta qui in Turchia ove ormai tutte le altre ragazze preferiscono andare a testa velata. 
Queste ragazze a testa scoperta  combattono ogni giorno, commenti e minacce ne avranno quotidianamente, andando a viso aperto.  
Hanno combattuto a testa scoperta e pure con le armi in mano le loro consorelle curde andate in Siria qualche anno fa, in prima linea con i commilitoni maschi per combattere i talebani, il nemico che si pensava di tutti. Per poi scoprire che non era così. I curdi hanno poi detto... il mondo ci ha voltato le spalle ma siamo abituati a combattere da soli. 
Voglia venire un giorno in cui si possa essere tutti in pace, liberi di comprare da bere senza troppe paure o bullate, liberi di tenere una testa scoperta o velata. 

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