martedì 6 settembre 2022

... e dopo tre anni e mezzo...

Era aprile 2019 e dal finestrino vedevamo, via via sempre più piccolo, il porto coreano di Busan, proprio accanto all'aeroporto dove ci eravamo imbarcati diretti in Italia. 
Incazzati neri! 
Il giorno prima, dopo quasi una settimana di braccio di ferro, avevamo ceduto e le nostre moto, anziché dirigersi via nave in Cambogia dove le avremmo riprese per continuare l'anno dopo il nostro viaggio, tornavano pure loro in Italia. 
Ma come? Dopo anni di fatiche (non troppe per la verità), chilometri (tanti) e polvere (tantissima) un beffardo Giro dell'Oca e l'ottusa nonché ineludibile burocrazia coreana riportavano moto e conducenti al punto di partenza del 2016.
Eravamo giustamente arrabbiati ma non potevamo certo sapere  che in realtà il Destino sapeva già cosa sarebbe accaduto e, benevolo, voleva aiutarci. 
Covid a fine 2019 inizio 2020 e, come non bastasse, pure nell'autunno 2020 ed in tutto il 2021.
Lo sapete tutti cosa  è accaduto, le sofferenze e le tragedie che ne sono seguite e che (come poteva non essere così?) cacciarono nei più lontani dei pensieri il rimpianto del nostro viaggio spezzato. Ma lei era sempre lì e quando abbiamo rialzato lo sguardo un po' oltre il giorno successivo, prepotente ed anche egoista (come no?) è tornata la voglia di riprendere a trottare.
Ancora una volta verso est, ancora verso l'Ararat al cui richiamo, forse ancestrale, nel 2016 temetti di non poter più rispondere, ripresentandomi  ai suoi piedi con la Vecchia Bastarda. 
Sabato 10.9 si parte ancora! 

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